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Perché non riesci a Consigliare l’Omeopatia in Farmacia?

Il Consiglio in Farmacia: molti lo predicano, pochi lo fanno veramente.

 

Dr. Dario L. Dinoi
Farmacista
Esperto in Omeopatia

Non ti parlerò del momento di transizione che la farmacia italiana sta attraversando, lo puoi leggere da solo sulle testate giornalistiche di settore farmaceutico.

La nostra professione sta evolvendo, si cercano nuovi modi per esercitarla, ci si deve dotare di nuove competenze.

E’ normale quindi che il livello di stress aumenti.

 

Si vede che tutto sta cambiando e si cercano nuove soluzioni al cambiamento, ma, se non c’è una visione chiara di quello che si è e di quello che si vuole diventare, questo processo può provocare estrema ansia e disorientamento nel team di lavoro della farmacia.

 

Intelligenza artificiale, consegna a domicilio, internet, distribuzione diretta  e tutto il resto spazzeranno via la nostra professione?

Probabilmente non del tutto.

Di una cosa sono sicuro e su questo continuo a lavorare, sulla consulenza in farmacia.

Rimane l’unica vera ancora di salvezza della nostra professione, l’unico modo per differenziarci da quello che fanno gli altri.

Non è facile, perché la consulenza è la fase finale di un processo di crescita personale e professionale.

Certo perché non puoi fare una consulenza a qualcuno senza essere diventato prima uno “Specialista” e poi una “Autorità” nella materia in cui decidi di poter essere d’aiuto ai tuoi clienti.

 

Io ho scelto l’omeopatia, per tutta una serie di motivi.

Primo: perché sono fermamente convinto e ho sperimentato sulla mia pelle la validità e l’efficacia del metodo terapeutico;

poi, perché ho trovato nell’omeopatia costituzionale un metodo perfettamente integrabile con la medicina tradizionale e quindi con il mio lavoro di farmacista in farmacia,

ancora, per avere nella mia zona una certa esclusiva, ora che tutti stanno pubblicizzando i servizi in farmacia…

 

Una delle principali leggi della comunicazione dice che

– Non puoi comunicare al tuo pubblico una cosa che un altro sta comunicando meglio e più forte di te.-

A proposito di pubblico, il cliente che si cura con l’omeopatia è facilmente individuabile. 

Si tratta di individui di costituzione muriatica. 

Sai, pertanto, che sono individui mentalmente equilibrati, che si pongono una serie di problemi che gli altri non si pongono, che vogliono risolvere i problemi alla radice e non limitarsi a tamponarli. 

Determinati e sufficientemente organizzati da seguire correttamente una terapia.

E’ un pubblico alto-spendente perché vuole fare prevenzione e si preoccupa per la propria salute e per quella dei propri cari.

Un unico problema: con queste caratteristiche mentali, hai bisogno di conquistarli, di far capire loro che in te possono trovare veramente una risoluzione al loro problema. Che non sei uno che vuole vendere loro semplicemente qualcosa.

 

Per arrivare a fare consulenza in farmacia bisogna prima arrivare ad avere le giuste competenze.

In primis, competenze tecniche (devo essere sicuro di dare un consiglio efficace su uno o una famiglia di prodotti).

Poi devo essere capace di veicolare questo consiglio tramite un giusto metodo e delle tecniche di comunicazione efficace (capacità di vendita).

Non esistono tecniche di vendita in farmacia.

In farmacia esiste questo: comunicare correttamente nozioni tecniche efficaci per la salute di gente disposta ad accogliere il mio consiglio che va prima individuata e poi educata; quindi abbiamo bisogno anche di un giusto pubblico di clienti interessati.

Dopo che ne conquisti la fiducia tramite una serie di consigli azzeccati e arrivi ad essere considerato una autorità in materia, cioè uno che ha il diritto di parlare di qualcosa, allora è possibile passare alla consulenza. E per questa puoi anche richiedere anche un giusto compenso. 

Diversamente il tuo consiglio, seppur quello di un laureato, vale quanto – o meno-  di quello di Google o della Signora Pina.

 

“E’ inutile continuare ad acquisire solo conoscenze tecniche se non sei capace di trasferirle poi nel tuo lavoro quotidiano di farmacista!”

 

Se tutto quello che ho studiato lo tieni tenere per me, perché non hai le armi per trasferirlo ai tuoi clienti, tutto questo studio, a parte il piacere di una propria crescita personale, rimane una cosa sterile, che non porta alcun frutto, che non è di aiuto a nessuno.

 

La formazione è un investimento in denaro, ma soprattuto in tempo. 

Continuando a formarsi solo in una materia tecnica senza acquisire quelle soft skill, quelle capacità di veicolare correttamente le tue conoscenze, di vincere la diffidenza dei tuoi clienti e di permettere loro di godere dei benefici dei tuoi consigli, non varrai nulla ai loro occhi come professionista. 

Al massimo, sarai quello gentile con cui vanno a chiacchierare in farmacia, come quando in fila al supermercato scegli la cassiera più simpatica. Finché anche il supermercato non la sostituirà con un cassa automatica.

Sarai sempre sostituibile da un altro collega o dall’ intelligenza artificiale  opportunamente implementata che saprà interpretare i sintomi di un paziente  e scegliere il farmaco giusto sicuramente meglio di te.

 

Chi si occupa di omeopatia è avvantaggiato.

L’omeopatia ci insegna ad osservare chi abbiamo davanti e a capirne la sofferenza.

Stessa cosa la comunicazione. Non posso comunicare se non conosco chi ho davanti, se non interpreto correttamente i segnali che mi sta o che mi vuole mandare.

 

Parleremo di tutto questo e di tanto altro nelle MASTERCLASS per farmacisti che si occupano di Omeopatia:

Omeopatia in Pratica

– Le Armi della Comunicazione-

che partirà on-line la prossima Domenica 15 Ottobre!

Clicca sul link per avere tutti dettagli del percorso.

 

 OMEOPATIA in PRATICA

L’Omeopatia come nessuno vuole insegnarla ai farmacisti!-

 

Inizia Lunedì 6 Marzo HTA – Homeopathy Training Academy

Selina Comodi Ballanti quest’anno abbiamo fatto il botto! Abbiamo superato i 300 Iscritti!
I Farmacisti iniziano apprezzare le differenze tra chi continua a promuovere sempre la stessa formazione in omeopatia e chi lo fa con un vero progetto didattico rivolto alla categoria.
Tra chi continua a fare solo teoria e chi riporta ai colleghi la propria esperienza quotidiana sul campo!

Lo continuerò a ripetere all’infinito: NON ESISTE FORMAZIONE IN OMEOPATIA PER FARMACISTI SENZA LA CONOSCENZA DELLE REGOLE BASE DELLA COMUNICAZIONE!

Qualcuno inizia persino a copiarci…

Grazie ai tanti colleghi fidelizzati che continuano a seguirci negli anni ed ai tantissimi che si sono iscritti quest’anno per la prima volta.

Grazie a IMO Spa e a Fenagifar per il supporto nell’organizzazione.

Ci vediamo Lunedì sera 20.30 su ZOOM

HTA – Homeopathy Training AcademyAcademy

OinP 2023

“Homeopathy Training Academy

 

Scopri subito l’Errore che non devi assolutamente commettere e metti il turbo ai tuoi risultati!

(Anzi… di errori te ne racconto dieci, così fai ancora prima!)

 

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ATTENZIONE: le condizioni di iscrizione ad Omeopatia in Pratica 2023 scadranno a breve!

Omeopatia in Pratica è il corso di Omeopatia per soli Farmacisti  che contiene il metodo più avanzato e completo di consiglio del farmaco omeopatico in farmacia che sia mai stato creato (ed è facile da applicare anche nella tua Farmacia)!

 

 

Come Si Studia la Materia Medica Omeopatica?

Dr. Dario Leonardo Dinoi
Farmacista Esperto in Omeopatia

Mi è stata posta una domanda durante i seminari di approfondimento per farmacisti di Omeopatia in Pratica -Dario, come si studiano i  farmaci unitari omeopatici?-

Una bella domanda che richiede una risposta piuttosto articolata.

 

Iniziamo col dire che nella maggior parte delle materie mediche omeopatiche i singoli farmaci si trovano stampati in ordine alfabetico.

La materia medica del Kent parte da Abrotanum e finisce con Zincum Metallicum; altri autori partono da Abies Canadensis o Abies Nigra  per terminare con Zingiber.

Alcune materie mediche che dividono i farmaci omeopatici a partire dalla provenienza del ceppo (minerale, animale o vegetale): Hodiamont , per esempio.

Poi Nash, nella sua materia medica clinica,  introduce  i rimedi a gruppi di due o tre o più al fine di iniziare a repertorizzarli ( es: Rimedi digestivi, Rimedi della bocca, Rimedi della Flatulenza, …).

Ogni materia medica è scritta in base  all’esigenza dell’autore che la ha compilata.

 

Ogni materia medica poi, al proprio interno, tratta i farmaci in maniera differente.

  • La materia medica del Kent (trascritta a partire dalle lezioni del grande omeopata)   fa una descrizione generale e discorsiva dei singoli farmaci, andando a soffermarsi, per ogni farmaco, su alcuni aspetti in  particolare, ma senza un ordine chiaro e pre-stabilito.
  • L’Hodiamont è una materia medica molto ricca e completa. Un vero e proprio trattato in due volumi. Utile per approfondire un singolo farmaco o un singolo aspetto di un determinato farmaco. Non certo un libro di facile consultazione. Equivale al Goodman & Gilman per la farmacologia classica.
  • Il Demarque si pone come scopo quello di rendere lo studio dei rimedi quanto più scevro dalla componente mentale  possibile, basandosi molto sui sintomi fisici e sulla clinica.
  • Morrison, dopo una prima introduzione al rimedio (molto utile per coglierne l’essenza), in maniera ordinata procede alla classificazione dei sintomi generali mentali e locali. E lo fa per tutti i farmaci. Sono evidenziati in grassetto i sintomi principali, e con un puntino  i sintomi per cui il farmaco è una prima scelta. In fondo alla descrizione di ciascun rimedio troviamo anche una sezione di comparazione con altri rimedi e i casi in cui poterlo utilizzare.

E così per molti altri testi.

Però c’è qualcosa che ancora ci sfugge.

In questo ordine puramente alfabetico, per tipologia di ceppo, per gruppi o repertorio, si rischia di perdere qualcosa.

Il qualcosa è dato da due elementi importantissimi per capire a fondo l’essenza del farmaco. Cioè la sua funzione diatesica e il suo collocamento all’interno della costituzione del soggetto.

 

Che vuol dire?

Abbiamo detto più volte che il “Costituzionalismo” in Omeopatia è un metodo, non una verità assoluta. Questo metodo, divide la popolazione in quattro costituzioni ideali da utilizzare come paradigma. Queste costituzioni hanno diatesi prevalenti spesso molto diverse tra loro.

Molto importante quindi identificare la costituzione del soggetto per poterne subito individuare prevalenza diatesica (detto in parole povere, di quali malattie il soggetto in esame tenderà ad ammalarsi).

Arrivati a questo punto, bisognerà individuare quali farmaci, all’interno della singola costituzione hanno prevalenza psorica, tubercolinica, sicotica o luesinica.

E’ chiaro che, nell’ambito dello studio delle diatesi, bisognerà capire le singole patologie a quale diatesi appartengano. Esistono ovviamente delle tabelle.

Tutto ciò è descritto all’interno del libro “Omeopatia Clinica – Repertorio e Costituzioni” del Prof. Chiriacò edito da Nuova Ipsa Editore.

In questa maniera sarà molto più facile procedere allo studio del singolo farmaco.

 

Facciamo un esempio.

Supponiamo di voler studiare il farmaco Nux Vomica.

Sappiamo che Nux vomica è un farmaco ad azione prevalente psorica all’interno della costituzione sulfurica. Sapremo pertanto individuare quale funzione Nux Vomica potrà avere nell’ambito della costituzione. Potrà essere utilizzato in tutte le problematiche psoriche della costituzione sulfurica a partire da quelle mentali, a quelle generali a quelle locali. Potremo utilizzare quindi Nux Vomica come rimedio per nervosismo, lo stress e l’irritabilità, così come per la pirosi gastrica e la cattiva digestione.

Se mi avvicinerò, invece,  allo studio di Argentum Nitricum, saprò in anticipo dallo schema costituzionale che è sempre un farmaco di costituzione sulfurica, ma con diatesi più luesinica. Pertanto Argentum Nitricum lo utilizzerò per curare patologie ben più gravi. Saprò che soggetto sarà sicuramente più scompensato rispetto al soggetto Nux Vomica. Pertanto utilizzerò Argentum Nitricum per problematiche psichiche più gravi del semplice nervosismo o dell’irritabilità; lo utilizzerò nelle forme di ansia più gravi, così come non lo utilizzerò nella semplice pirosi gastrica, ma anche in presenza di reflusso o ulcera gastro-duodenale.

Quindi, risponderò alla domanda iniziale dicendo: il farmaco unitario si studia all’interno dello studio della costituzione di appartenenza.

 

Ricapitoliamo i diversi passaggi:

  • Individuazione della costituzione e del relativo farmaco costituzionale di base;
  • Individuazione della patologia all’interno dello schema diatesico-costituzionale;
  • Individuazione del grado di scompenso della costituzione dell’individuo;
  • Individuazione del farmaco acuto da utilizzare per curare la malattia contingente.

 

Questo modo di ragionare è ciò che rende il Centro Omeopatico Italiano Ippocrate, la nostra scuola, differente da tutte le altre.

Nella nostra scuola, lo studio delle costituzioni non è relegato ad una singola lezione, come spesso accade altrove, dove lo studio delle costituzioni si fa più per impressionare o per incuriosire.

Nella nostra scuola il “Costituzionalismo” è il metodo.

Individuare il simillimum tra migliaia di farmaci può richiedere anni ed anni di esperienza e capacità non proprio ordinarie.

Individuare il simillimum all’interno di un sottoinsieme di centinaia di farmaci può essere già più semplice.

Individuare un insieme di poche decine di farmaci che ci permettano di agire sinergicamente sulla costituzione dell’individuo che abbiamo di fronte (anche se non riuscissimo ad individuare il simillimum) è possibile solo col metodo costituzionale, una volta capito come funziona.

 

Qual è il vantaggio?

Il vantaggio è che anche se non sei Hahnemann, Kent, Hering, Vannier o qualunque altro mostro sacro dell’omeopatia, qualche risultato lo otterrai. E anche se non sarai in grado di centrare il simillimum , il tuo paziente starà in ogni caso molto meglio e avrai nel frattempo modo di studiare il caso.

Questo approccio vale ovviamente sia per i medici che per i farmacisti, ai dovuti livelli di competenza.

 

Sarebbe tutto più facile possedendo una materia medica omeopatica costituzionale?

Sicuramente si.

Esiste la materia medica costituzionale di Roland Zissu, omeopata francese del secolo scorso, scritta in francese e di difficile reperimento. Le costituzioni francesi sono un po’ diverse, ma già sarebbe qualcosa.

Esiste poi un progetto del Prof. Dario Chiriacò, che, se Dio vuole, un giorno vedrà la luce.

Noi, suoi alunni, attendiamo speranzosi… nel frattempo l’unico modo per avere un quadro dei rimedi all’interno delle costituzioni è frequentare la nostra scuola!

 

“OK Dario, mi hai convinto! Voglio saperne di più su Omeopatia In Pratica ed il Metodo Costituzionale !”

IO e Selina abbiamo racchiuso tutte le conoscenze tramandateci dal nostro maestro, il Prof. Dario Chiriacò, all’interno della Masterclass

OMEOPATIA COSTITUZIONALE

Il metodo Clinico-Diatesico-Costituzionale

 

 

 

 

 

 

 

 

“OMEOPATIA in PRATICA” : l’Omeopatia come Nessuno vuole insegnarla ai Farmacisti

Sei un farmacista appassionato di Omeopatia e ti piacerebbe imparare a consigliare in maniera corretta e veloce un rimedio omeopatico?

 

Hai già frequentato una scuola di omeopatia, ma ti riesce difficile mettere in pratica nella tua farmacia quanto imparato a lezione?

 

Finalmente 

>> OMEOPATIA In PRATICA << il percorso che ti permetterà di applicare VELOCEMENTE quanto hai già studiato e di creare dal nulla, nella tua farmacia, un reparto omeopatico che rende !

 

Anche se hai ormai perso le speranze e hai deciso di non sprecare più il tuo tempo con l’Omeopatia…

 

 

Dario Leonardo Dinoi

Farmacista Titolare Farmacia Omeopatica

Esperto in Omeopatia

 

 

 

Caro Collega,

 

mi chiamo Dario, e anche io, come te, sono un Farmacista.

Sono appassionato di Omeopatia che mi dedico a questa materia da più di dieci anni, quando, durante il periodo universitario, cercavo risposte che la medicina tradizionale, da sola, era incapace di darmi. Storia comune a molti di coloro che approdano all’Omeopatia…  probabilmente anche tua.

 

Hahnemann, Kent, Vithoulkas, ma anche il mio maestro e tanti altri sono arrivati all’omeopatia come ultima chance, quando la medicina tradizionale ha smesso di dare risposte.

 

Quando uno si avvicina ad una disciplina come l’Omeopatia, soprattutto in Italia, i problemi che incontra sono molti.

 

Deve, innanzi tutto, vincere il muro del pregiudizio e iniziare ad accedere alle informazioni corrette. Deve destreggiarsi tra tutto quello che, in giro, spacciano per Omeopatia e iniziare a fare un po’ di chiarezza. Deve scegliere da solo la formazione a cui sottoporsi.

 

Il mio primo approccio all’omeopatia, ad esempio, avvenne con un medico che poi scoprii essere un omotossicologo. Mi fece una strana visita e poi mi prescrisse strani rimedi che però mi fecero stare meglio. -Allora funziona!- mi dissi. E iniziai a studiare. Il primo libro, poi il primo corso. Poi il secondo libro. Poi un altro corso.

La cosa deludente era che le nozioni, anziché chiarirsi nella mia mente, si aggrovigliavano ancora di più.

Iniziai, nel frattempo, a fare a casa dei piccoli esperimenti su di me e sui miei familiari (vizio che, ancora oggi, mia moglie mi rimprovera …): alcune volte fallivo, altre volte ci coglievo!

C’era qualcosa che, però, mi sfuggiva. Perché alcuni preparati funzionano bene ed altri meno?

Erano i miei consigli o l’assunzione errata dei rimedi da parte dei clienti?

Perché lo stesso rimedio su alcuni funziona e ad altri no?

 

Lo studio continuava e i dubbi crescevano di pari passo: è superiore l’omeopatia classica o è meglio utilizzare l’omotossicologia? L’omotossicologia è omeopatia? Meglio granuli o gocce?

Meglio rimedi unitari o complessi? Hanno ragione gli Unicisti o i Pluralisti?

 

Ad un certo punto della mia vita, in una delle tante domeniche passate in giro per l’Italia per cercare di mettere chiarezza in questo caos, avvenne l’incontro con l’uomo che sarebbe poi diventato il mio maestro, che prometteva di sciogliere tutti i miei dubbi,  a patto che mi iscrivessi alla sua scuola a Roma.

 

Ci misi un po’ a decidere. Feci un rapido conto: “se questo in due anni mi chiarisce tutti i dubbi – io invece sono dieci anni che vado in giro la domenica a perdere tempo ad ascoltare gente che dice cose anche interessantissime, ma inapplicabili nel mio lavoro quotidiano;  sto spendendo un sacco di soldi  e faccio pochi progressi- allora l’affare mi conviene!

 

Decisi allora di iscrivermi alla sua scuola romana del Prof. Chiriacò e una o due domeniche al mese decisi di dedicarmi completamente allo studio dell’Omeopatia seguendo quello che  imparai essere il suo metodo costituzionale.

Un attimo. Ti dico chi era Dario Chiriacò:

 

  • Medico Chirurgo
  • Specialista in Oculistica e Storia della Medicina
  • Docente di Omeopatia e Medicine non Convenzionali,
  • Presidente dell’Ordine dei Medici della Provincia di Rieti
  • Coordinatore Osservatorio FNOMCeo sulle Medicine non Convenzionali,
  • Componente del Comitato Scientifico della World Federation of Chinese Medicine Societies

 

 

Insomma, uno che all’Omeopatia ha dedicato gran parte della sua vita con risultati eccezionali!

 

Finalmente, terminata la scuola biennale,  dopo aver raccolto pezzi per i dieci anni precedenti, avevo finito il puzzle!

 

Adesso ogni nozione si collocava la posto giusto. Molte domande avevano finalmente delle risposte. Molti dubbi erano stati sciolti.

 

Nel frattempo in farmacia, il lavoro è cambiato.  I fatturati si sono contratti, nuovi canali di vendita e di distribuzione si sono aperti, nuove farmacie sono nate in tutt’Italia.

 

Oggi entra in farmacia gente che, ogni giorno, volendo venderti qualcosa, ti dice che il lavoro è cambiato, che devi evolverti, che devi vendere, che devi comunicare, che devi rinnovare, che devi fare cross-selling, che devi programmare, che devi digitalizzarti, che la mutua non ti basta più, che devi ottimizzare…

 

Io sono caduto in ognuna di queste trappole. In tutte. Per paura di rimanere in dietro rispetto ai colleghi, all’inizio,  ho frequentato corsi di comunicazione e di vendita. Ho imparato sicuramente tante cose nuove, ma ho commesso anche tanti errori.

Prima di tutto, perché in farmacia non si vende, ma in farmacia si consiglia!

Secondo te, la gente non vuole uno che quando entra gli deve infilare a tutti i costi un pezzo in più nel sacchetto per “aumentare la battuta di cassa”? Tutti questi “guru” che si sono presentati negli anni scorsi come salvatori della farmacia sai che facevano? Prendevano dei manuali di tecniche di vendita che si usavano negli Stati Uniti intorno agli anni ’80 e ce li propinavano come le ultime tecniche avanzate per la persuasione del cliente! Tanto la formazione in farmacia fino a poco tempo fa era inesistente e qualsiasi cosa ti propinassero sembrava una rivelazione.

Mi sono anche comprato Il Manuale del Perfetto Venditore! L’ho letto e ora l’ho buttato.

 

Si. Lo so. Ci sono cascato. La soluzione ai problemi della Farmacia di “oggi” è un’altra…

 

Quello che ci vuole veramente, qualcuno più “illuminato”, lo  inizia da poco a raccontare.

Da quando avanza lo spauracchio delle catene di multinazionali che faranno piazza pulita delle farmacie private italiane, qualcuno ha iniziato a pronunciare la parola magica: “differenziarsi”.

Qualcun altro, ancora più evoluto dal punto di vista dello studio del mercato, ha tirato fuori un’altra parolina magica: “posizionamento”. Ma andiamo con ordine…

 

I miei studi, nel tempo, sono continuati. Da un lato, la conoscenza dell’Omeopatia, dall’altro la consapevolezza di dovermi Differenziare per sopravvivere e dare un Posizionamento chiaro alla mia Farmacia per tornare a crescere e fidelizzare i clienti mediante fiducia generata dalle competenze. In questa maniera, grazie all’aumento del valore percepito dal cliente in relazione al servizio ricevuto, avrei generato ripercussioni positive anche sugli altri reparti della farmacia.

 

Un paio di considerazioni sulla didattica dell’Omeopatia.

 

La didattica dell’Omeopatia in Italia ha qualche problemino… Nella maggior parte dei casi, le scuole esistenti sono miste, accolgono al loro interno sia i medici, sia i farmacisti. La qual cosa va bene, in una prima fase. E’ come fare l’esame di farmacologia: la farmacologia serve a tutti, medici e farmacisti.

Esiste però un momento in cui le due strade devono separarsi. I medici devono effettuare una preparazione più clinica, più semeiotica, più di pratica ambulatoriale. I medici devono imparare a visitare e a curare un paziente che gli si presenta in ambulatorio.

 

Il farmacista, invece, ha a disposizione in media solo tre minuti per capire, ammesso che lo abbia di fronte, quali siano i sintomi principali che presenta il paziente e come farlo stare subito meglio o, in alternativa, decidere se indirizzarlo subito dal medico.

 

E’ evidente che serva una didattica diversa per due figure professionali che operano a due livelli differenti.

 

La formazione ai farmacisti, per risultare efficace, può essere fatta solo da farmacisti!

Solo un farmacista conosce le esigenze e le criticità di un altro farmacista, perché le ha vissute prima di lui e insieme a lui, fianco a fianco, le continua a vivere ogni giorno cercando soluzioni nuove.

Il tempo dei santoni che fanno la predica in chiesa e poi tutti a casa… temo sia terminato!

 

Io, allora, mi trovavo in questa condizione che, ahimè, so essere comune a molti colleghi:

 

  • avevo sprecato dieci anni in giro per l’Italia a cercare risposte alle mille domande che lo studio dell’omeopatia mi poneva;
  • conoscevo tante nozioni teoriche, ma che riuscivo con difficoltà a mettere in pratica in farmacia;
  • ero costretto ad andare in giro ogni domenica a sentire il santone di turno che proponeva una sua teoria o di guarigione da tutti i mali o di miracolo economico per la farmacia;
  • il consiglio dell’omeopatico in farmacia stentava a decollare perché io avevo le idee poco chiare sul consiglio migliore e più efficace;
  • spendevo un sacco si soldi per le trasferte e per i corsi;
  • sottraevo tempo alla mia famiglia e ai miei interessi;
  • tentavo di “vendere”, ma senza riuscirci veramente;
  • i risultati economici promessi tardavano ad arrivare.

 

 

Ad un certo punto, però, è  arrivata la soluzione. Come avevo fatto a non pensarci prima?

Se la soluzione per salvarsi è “differenziarsi”, nel mio caso, la soluzione è l’omeopatia!

Bisognava solo mettere a punto una strategia che, da un lato, portasse ad accreditare la mia farmacia sul territorio come punto di riferimento per l’omeopatia, dall’altro, potesse favorire la rapida formazione delle mie collaboratrici al consiglio omeopatico!

 

Iniziai a lavorare. Fu un lavoro tutt’altro che facile, ma, piano piano, studiando e sperimentando, sono riuscito in un paio d’anni ad accreditare la mia farmacia, nel mio paese  e nei paesi vicini, come riferimento per l’omeopatia.

E’ stato un lavoro facile? Sicuramente no. Perché man mano che ti specializzi, ti arrivano richieste sempre più complicate da risolvere.

Siamo partiti con l’omeopatia classica, poi l’omotossicologia, i complessi, l’oligoterapia, l’immuno-isopatia, i fiori di Bach e ora la medicina antroposofica.

Per i clienti è tutta omeopatia, ma tu sai bene che non è così! Perché ogni volta che arriva un cliente con una esigenza nuova o con una nuova richiesta, stai sicuro, ne sa più di te!

 

Per raggiungere questi risultati sono servite: formazione e comunicazione, perché servono competenze per competere e la relazione è il mezzo!

 

Mentre stavo mettendo a punto uno strumento didattico per trasferire una parte delle mie conoscenze alle mie collaboratrici, mi sono detto – Ma questo lavoro potrebbe essere utile anche a molti altri colleghi!!!- Mi piacerebbe  condividerlo con tanti di loro che amano l’omeopatia e che sicuramente condivideranno tanti dei miei stessi problemi!

Perché non far risparmiare loro i dieci anni che io ho speso, in tempo e denaro, per andare in giro a cercare la quadratura del cerchio? –

 

-Posso insegnare loro la scorciatoia? E’ possibile fare tutto da solo?-

No, era impossibile fare tutto da solo. Avevo bisogno di aiuti più che validi.

 

Decisi di parlarne col mio maestro, il quale mi dette tutta la sua disponibilità a creare da zero un percorso integrato specifico per i farmacisti  che potesse rendere l’omeopatia la risposta contemporanea  ad una esigenza di differenziazione di sopravvivenza .

 

Egli ne parlò con Selina Comodi Ballanti, docente farmacista nella sua scuola di omeopatia e esperta di comunicazione e counseling in farmacia.

 

Selina Comodi Ballanti:

  • Laureata in Chimica e Tecnologia Farmaceutiche
  • Farmacista
  • Esperta di Omeopatia LFHOM
  • Già Responsabile Formazione presso SinFarma Roma
  • Esperta in Organizzazione Campagne di Informazione, Prevenzione e Marketing

 

 

Eravamo pronti a far nascere un progetto nuovo, che nessuno aveva mai messo in piedi, grazie proprio ai profili di coloro che quei seminari li avrebbero tenuti:

  • uno dei massimi esperti di omeopatia clinica in Italia,
  • una grande esperta di comunicazione e formazione,
  • un titolare di farmacia che ha scommesso sull’omeopatia per salvare la propria farmacia.

 

Perché questo approccio che proponiamo funziona così bene?

Perché, per una volta, siamo partiti dal punto di vista del farmacista.

Grazie a questo approccio:

 

  • Avrai la possibilità di imparare i criteri con cui si allestisce uno scaffale, introducendo in farmacia solo i prodotti o i rimedi omeopatici necessari alla cura delle patologie stagionali;

 

  • Avrai la possibilità di esporre la merce correttamente e acquistare esclusivamente i pezzi di cui hai necessità;

 

  • Prepareremo insieme una piccola cassettiera omeopatica indicandoti quali rimedi è utile avere in farmacia e a quale diluizione;

 

  • Sarai guidato nella scelta del rimedio, unitario o complesso, a seconda della patologia e del paziente che ti troverai davanti;

 

  • Avrai la possibilità di consapevolizzare quanto incidono sulla tua redditività cross-selling e cross-category, integrando nel consiglio un rimedio omeopatico alla semplice richiesta di un farmaco o di una ricetta;

 

  • Avrai la possibilità di creare un vero e proprio reparto omeopatico all’interno della tua farmacia ed accreditarti come figura di riferimento nella tua zona;

 

  • Avrai la possibilità di differenziarti davvero dai tuoi colleghi grazie al tuo lavoro, al tuo assortimento e alla tua professionalità.

 

 

Il mio caso.

Il mio reparto omeopatico negli anni precedenti  all’introduzione di questo nuovo metodo era basato solo sul mio consiglio improvvisato. In questo modo, dai report che ricevevo in farmacia, mi accorgevo di fatturare già sopra la media dei miei colleghi. Avevo prodotti che scadevano in continuazione perché, ad ogni corso cui partecipavo, tornavo in farmacia e facevo scorta di prodotti che non sarei riuscito mai a consigliare.

 

Da quando ho iniziato ad applicare il mio metodo, a coinvolgere le mie collaboratrici, ad accreditarmi sul territorio e ad intercettarne la domanda (che non sapevo nemmeno esistesse), tutto è cambiato.

 

La gente entra in farmacia da sola! Il telefono squilla per chiederci se abbiamo a disposizione questo o quello! La gente chiede il nostro parere! Troviamo errori fatti da altri colleghi che ci permettono ancora di più di accreditarci come interlocutori seri ed affidabili.

Si crea un passaparola positivo che porta, da solo, nuovi clienti in farmacia.

 

Il fatturato si è trasformato. Le nuove farmacie aperte grazie al concorso straordinario ci hanno sottratto fatturato ASL. E’ normale. La ricetta è una cosa indifferenziata. O prendi i farmaci da me o da un altro, se il medico te li ha prescritti e tu hai bisogno solo di quelli, vai nella farmacia dove sei più comodo.

Se però hai una esigenza particolare, per risolverla, devi andare in un posto specializzato. Un posto che sappia dare risposte alle tue domande e alle tue esigenze. Dove tu possa trovare farmacisti preparati e  un assortimento adeguato.

In un anno, il reparto omeopatico della mia Farmacia è cresciuto sia in fatturato percentuale (+41,26%)– sarebbe normale essendo scesa la quota ASL- sia in numero di pezzi complessivi (+42,09%)referenze trattate(+30,63%).

Ciò significa poter acquistare meglio e marginare di più. Con buona pace di aver perso qualche ricetta del valore di qualche euro…

 

E allora? 

Continua a leggere e saprai come fare per entrare nella famiglia di Omeopatia in Pratica e diventare finalmente punto di riferimento per l’Omeopatia nella tua Città!

 

Il prossimo 6 Marzo partirà finalmente il primo seminario del percorso per farmacisti  OMEOPATIA In PRATICA  2023 –  Homeopathy Training Academy  dedicato alle patologie più ricorrenti per ogni fascia di età:

 

  • L’unico corso in Italia che insegna ai farmacisti a consigliare correttamente un rimedio omeopatico, in modo facile e veloce, grazie all’introduzione di schemi di diagnosi differenziale approntati seguendo il metodo costituzionale del Prof. Chiriacò;

 

  • l’unico corso in Italia che ti insegna e ti dà i mezzi per introdurre correttamente il consiglio del rimedio omeopatico in farmacia nella realtà sociale italiana, ostile all’omeopatia;

 

  • l’unico percorso gestionale di omeopatia in Italia che ti fornisce gli strumenti pratici per organizzare correttamente un reparto omeopatico e a differenziarti dalle altre farmacie della tua città e quindi, a renderti riferimento indiscusso nella tua realtà!

 

 

Potrai così risparmiare oltre dieci anni di tempo e denaro che potrai, investire meglio per far crescere e prosperare la tua farmacia in un mercato sempre più aggressivo.

 

Avrai l’opportunità di mettere al sicuro, una volta per tutte, il tuo futuro e quello della tua farmacia indipendentemente dal futuro politico del nostro Paese o dell’operato delle associazioni di categoria.

 

Il percorso sarà organizzato in otto giornate, quattro all’anno per due anni.

Dal punto di vista clinico, quattro giornate saranno dedicate all’esame delle principali patologie stagionali, mentre le altre e quattro saranno dedicate all’approfondimento di argomenti di de-stagionalizzati e legati alle diverse età della vita.

L’iscrizione è annuale ed è valida per un solo anno.

 

Ogni giornata di corso, sarà organizzata rispettando un equilibrio ben preciso tra argomenti dedicati agli aspetti clinici, quelli dedicati agli elementi di comunicazione e di gestione e quelli dedicati all’organizzazione del reparto omeopatico in farmacia.

ISCRIVITI ORA

 

Troppo bello? Dove sta il trucco?

 

Il trucco è che questo percorso di formazione ha un prezzo particolarmente basso… che però durerà pochissimo! E ci saranno anche una serie di altri vantaggi…

Tranquillo! il prezzo sarà minore di quello che credi!

 

Allora iniziamo… dovessi fare un conto di tutti i soldi che ho speso in dieci anni di formazione credo mi sentirei male: le spese per i corsi, per il trasporto, per il vitto e, in alcuni casi, anche le spese per l’alloggio. Per dieci anni.

Senza contare il tempo sottratto alla famiglia e ad altre attività che magari mi avrebbero dato altrettanto piacere…

Non so dire quanto avrei pagato per prendere una scorciatoia così e trovarmi, dieci anni fa, nella situazione in cui mi trovo ora!

 

Il prezzo medio di un corso “valido” di omeopatia, in Italia, si aggira intorno alle 100/150 euro al giorno, a seconda delle ore di formazione, della qualità del relatore, della possibilità di ottenere crediti ECM, del posto in cui si tiene, della presenza o no di una azienda che faccia da sponsor all’evento.

 

Si tratta, però, solo di corsi teorici. Finita la lezione, torni a casa e la palla passa a te. Vieni lasciato solo con tutti i tuoi dubbi e le tue domande. Torna in farmacia e veditela tu!

 

Il rischio più concreto è di sprecare soldi e tempo e di non ottenere alcun risultato.

 

Da sempre, la scuola di Omeopatia Costituzionale del Prof. Chiriacò è, invece,  un luogo di confronto: confronto che avviene in aula, tra i corridoi o durante la pausa caffè. Ancora meglio, a tavola, seduti tutti insieme!

Questo è un primo bonus da valutare! Il prezzo del corso è compreso di coffee-break e pranzo seduti! Con la possibilità di confrontarsi con i relatori del corso e fare loro tutte le domande che sono venute fuori durante le ore di lezione.

 

Un altro vantaggio…

 

Un corso è, a tutti gli effetti, un investimento. Uno investe tempo e denaro per stare ad ascoltare qualcun altro perché, come minimo, deve guadagnarne il doppio.

Se la cosa non funziona così, è meglio rimanere a casa a godersi il fine settimana…

 

Dai conti fatti finora, tra didattica, affitto della sala, colazioni e pranzo, un corso del genere, con due relatori, con 20 ore di lezione, 30 euro a lezione sono un prezzo minimo …

Che sarebbero sempre poche rispetto a tutti i soldi risparmiati per andare in giro per l’Italia e perdere tempo e soldi.

 

Se aggiungiamo anche il valore delle informazioni che ti racconteremo giorno dopo giorno e che ho sperimentato io personalmente nella mia farmacia, per farti evitare tutti gli errori da me commessi … allora il valore di questo percorso credo diventi inestimabile…

30 euro a lezione, per 10 lezioni , fa 300 euro. Un prezzo ridicolo rispetto a quello che potrai imparare.

 

Ma, abbiamo trovato una azienda omeopatica che credendo per prima in questo progetto, ha deciso di darci una mano sostenendoci nelle spese da affrontare. Il suo supporto ci ha permesso, almeno per questo primo anno, di abbattere il prezzo di almeno un terzo di quello scritto sopra!

 

Così, grazie al contributo incondizionato della nostra azienda sponsor,

potrai svolgere l’intero percorso didattico annuale  a soli 197,00 euro!

 

 

 

Partecipando insieme ad un collega, inoltre, hai subito diritto ad un’ulteriore promozione

 

Vantaggio Agifar 

 Se sei un giovane farmacista iscritto a una delle Agifar presenti sul territorio nazionale, grazie al patrocinio concesso ai nostri seminari dalla Fenagifar, la federazione nazionale dei giovani farmacisti, potrai ricevere un ulteriore sconto di 50 euro sull’intero pacchetto formativo. Pagherai cioè 10 seminari da 2 ore l’uno  solo 147 euro!

 

IMPORTANTISSIMO!

Hai ancora qualche dubbio?  Stai tranquillo: se il percorso viene meno alla promessa di metterti nelle condizioni di consigliare correttamente un rimedio omeopatico e di allestire un reparto omeopatico “che rende” in farmacia, potrai tranquillamente rinunciare a seguire le altre lezioni e rimanere nella tua condizione attuale. E’ una tua scelta. In ogni caso ti restituiremo i soldi!

Bada bene: NESSUN ALTRO CORSO FA QUESTO!!!

Vieni  e prendi parte alla prima lezione del 10 Febbraio, vieni  a valutare la didattica e la scuola e decidere se intraprendere con noi questo percorso o restartene a casa!

 

 

C’è un “però”…

Potrai godere di tutti questi vantaggi se, e solo se, ti iscriverai al percorso entro e non oltre il prossimo  Venerdì 3 Marzo 2020.

Dopo questa data, potrai sempre iscriverti ai seminari, ma al prezzo di 300 euro (che comunque è regalato).

 

Questa è una offerta unica, che nessun altro ti può fare… semplicemente perché

non esiste nessun corso come il nostro:

seminari organizzati da farmacisti, per i farmacisti, al fianco dei farmacisti!

 

Affinché la didattica  sia efficace, non potremo, poi, accettare tutti. I nostri moduli, sono dei moduli interattivi, in cui ci c’è scambio e condivisione. Valuteremo le richieste in ordine di arrivo.

 

Ti faccio leggere, in ogni caso, un paio di testimonianze di colleghi che hanno seguito le nostre lezioni:

Dr.ssa Raffaella Gislao – Farmacia Ziaco Maria Pia – Pomezia (RM)

“Avevo già frequentato al scuola SMB e quella di medicina funzionale della Named. Questo corso mi è servito per rispolverare alcune conoscenze e mi ha permesso di conoscere meglio alcuni composti utili nella pratica lavorativa quotidiana. Mi è servito a fare delle domande mirate per arrivare ad un consiglio appropriato. Tratto molte più patologie, ma in una chiave diversa, soprattutto, considerando il paziente nella sua interezza. Ottenendo risultati soddisfacenti per la mia professione d farmacista, ottengo la fidelizzazione del paziente. Rispetto a tutti gli altri, questo corso è più fruibile per il consiglio pratico, ci insegna una metodica. Mi piace il fatto di poter avere un confronto continuo, anche attraverso il supporto dell’iscrizione al sito. Il corso non è fine a se stesso.

 

Dr.ssa Giusi Giuliani – Farmacia Pavese – Salerno

“Questo corso ha rafforzato la mia passione per l’omeopatia e la convinzione che l’approccio omeopatico sia il più giusto a completamento di un indispensabile approccio allopatico. Mi ha trasmesso, grazie agli interventi dei docenti, nuovo entusiasmo per continuare ad approfondire le mie conoscenze. Rispetto a tutti gli altri che ho frequentato, affronta aspetti di comunicazione importanti e aspetti molto pratici del nostro lavoro di farmacisti al banco. Consigliatissimo!”

 

Dr.ssa Maria Domenica Liberatore – Pararafarmacia – Pratola Peligna

“Avevo già frequentato il corso di due anni del Prof. Chiriacò, ma adesso è cambiato il mio modo di porre domande al cliente. Ho iniziato a sistemare e ad allestire gli scaffali come suggeritomi, inizio già a vedere la fidelizzazione. Questo corso ha superato le mie aspettative e  lo consiglierei a tutti per i metodo, per i docenti , per i contenuti  e soprattutto perchè è diverso da tutti gli altri:  ti mette davanti alla realtà delle cose, a cosa accade ogni giorno in farmacia“!

 

Per leggere decine di altre testimonianze di colleghi titolari di farmacia, collaboratori, titolari di parafarmacia, già esperti di omeopatia o alle prime armi, clicca QUI

 

Iscrivendoti ad OMEOPATIA In PRATICA 2023

 

  • sarai finalmente capace di consigliare correttamente un rimedio omeopatico, facendo crescere le tue competenze e quindi potrai differenziare della tua farmacia rispetto alla concorrenza e potrai ad accreditarti come punto di riferimento per l’Omeopatia nella tua zona!

 

  • Fidelizzerai veramente la tua clientela, aumenterai il numero di pezzi per scontrino e migliorerai la marginalità della tua farmacia messa in ginocchio dalla guerra dei prezzi su prodotti commerciali e leader di mercato;

 

  • Potrai risparmiare fino al 30% del prezzo dei seminari iscrivendoti subito;

 

  • Se sei un giovane farmacista associato Agifar, riceverai un ulteriore sconto di 50 euro sull’intero pacchetto annuale (pagherai 10 lezioni solo 147 euro!!!);

 

  • Sei coperto da garanzia: se il primo seminario non ti convincerà, potrai ritirarti senza alcun problema e ricevere indietro l’importo già versato. Nessun rischio!

 

Ora, se sei arrivato a leggere fin qui, l’Omeopatia ti interessa veramente e sarebbe un peccato che tu perdessi questa opportunità.

Lo so, magari sei deluso da tutti i corsi che hai frequentato fino ad ora, ma tranquillo, questa volta sarai contento e pienamente soddisfatto!

 

Partecipando insieme ad un collega, inoltre, hai subito diritto ad un’ulteriore promozione

ATTENZIONE: le condizioni promozionali di iscrizione ad Omeopatia in Pratica 2023 scadranno a breve!

 

                                                                                   

Ci vediamo su Zoom Lunedì 6 Marzo

 

Dario Leonardo Dinoi

 

 

Grazie per aver letto questa lettera. Spero che ti interessi il nostro metodo didattico!

 

P.S. Ricordati di iscriverti subito e non oltre il 3 Marzo! In questa maniera risparmierai soldi e sarai coperto dalla garanzia soddisfatto o rimborsato.

Se pensi di voler fare questo percorso insieme a noi, la cosa più sensata è prenotarti adesso!

 

P.P.S. Ricordati che sei sempre libero di non prendere parte a questi seminari. Rimarrai, però, fermo nello stesso punto in cui sei ora. Alla meglio, rimarrai con le tue conoscenze teoriche di omeopatia difficilmente applicabili in farmacia (ammesso che tu ne abbia e che siano corrette); non avrai la possibilità di differenziarti dai tuoi colleghi che si fanno sempre più aggressivi e il tuo futuro e quello della tua farmacia rimarrà sempre più incerto, mentre il mercato evolverà e la liberalizzazione avanzerà anche in Italia.

E allora sarà tardi per fare qualsiasi cosa. Anche per vendere la farmacia.

 

Evita che questo accada.  Iscriviti ora ad  OMEOPATIA in PRATICA 2023