formazione farmacia Posts

Qual è la Prima Legge della Comunicazione in Farmacia?

Niente Comunicazione… Grande Frustrazione…


La comunicazione, in Farmacia e in tutto il mondo, è regolata da alcune leggi semplicissime, che la gente dovrebbe studiare ed applicare costantemente e correttamente.

Il primo problema è che a scuola non te le insegnano. In realtà, spesso non le conoscono nemmeno i docenti. Se sei stato fortunato, alcuni di loro sono stati dei fenomeni della natura, sono nati con doti di comunicazione spiccate e sono quelli che magari hanno lasciato in te dei ricordi piacevoli.

Quanti docenti, invece,  sono dei profondi conoscitori della loro materia e la amano profondamente, ma non sono in grado di trasmettere ai propri alunni  nemmeno una millesima parte della propria conoscenza , ma soprattutto del proprio amore per la stessa?
Anche questo sicuramente te lo ricordi… e rimpiangi ancora adesso di non averci capito mai niente di filosofia per colpa di quel Prof.

Io non sono un mago della della comunicazione.

Mi sforzo di insegnare ai colleghi, nella maniera più dignitosa possibile, l’Omeopatia e soprattutto mi ingegno su come fargliela mettere in pratica nel lavoro quotidiano della Farmacia!

La comunicazione la studio, la approfondisco e tento di applicare quanto imparato. Per una questione di professionalità e responsabilità. Solo perché fa parte del mio lavoro di docente, ma soprattutto di Farmacista.

 

La seconda legge della comunicazione dice:

Chi vuole comunicare, si prende la responsabilità della comunicazione! 

Si prende la responsabilità di studiare come il messaggio che ha in testa -e che vuole comunicare a chi ha di fronte – arrivi nella migliore maniera possibile, seppur filtrato dalle proprie capacità comunicative e dal modello recettivo-comunicativo di chi ha di fronte.

E’ quindi chiaro che le proprie capacità comunicative vanno allenate. E’ facile? E’ solo un esercizio com un altro.

 

Sai quanto vale il contenuto di quello che diciamo – durante una conversazione?

Appena il 7% del totale.
Significa che il restante 93% è fatto di comunicazione non-verbale e paraverbale.

Significa cioè che quanto io studio e conosco vale solo il 7%, mentre tutto il resto, la mia espressione, la mia voce, il mio vestito, i miei gesti, il mio profumo, la mia energia e tutto il resto faranno il 93% del totale che arriva al mio bersaglio.

La maggior parte dei colleghi in questi giorni sta continuando a abbuffarsi di webinar gratuiti, degli argomenti più disparati, pur di placare la propria sete di conoscenza.  Si stanno concentrando su quello che vale il 7% della comunicazione col cliente finale.

Se dovessimo ragionare in termini di efficacia -ed è ora che lo facciamo- potremmo dire che stiamo investendo tempo e denaro nella parte sbagliata. Quella che genera meno risultati.

Se fossimo in grado di mettere efficacemente a disposizione del cliente tutto quello che già sappiamo e conosciamo, gli renderemmo un servizio decisamente migliore (97%).

Il cliente sarebbe soddisfatto di aver compreso l’importanza del nostro consiglio e noi saremmo soddisfatti che il cliente ci abbia apprezzato come professionisti e abbia trovato giovamento dall’applicare il nostro consiglio.

 

 

La terza legge della comunicazione cita:

-La mappa non è il territorio-

 

Che significa? che al cliente finale si rappresenterà in testa, una mappa di quanto gli abbiamo comunicato, non vedrà quello che noi avevamo in testa di comunicargli.
Filtrerà la nostra comunicazione attraverso i suoi sensi e la rielaborerà nella sua testa.

Significa che come minimo dobbiamo conoscere i principali modelli comunicativi dei nostri clienti ed adattare la nostra comunicazione alla loro, sintonizzandoci sul loro canale per poter comunicare correttamente.

E poi dobbiamo conoscere ed interpretare una serie di segni, per capire se la nostra comunicazione sta andando bene o se dobbiamo fermarci una ottimo e rivedere il modello che stiamo utilizzando.

Tutto ciò è troppo difficile? No, va prima di tutto conosciuto e poi allenato.

 

Perchè devi conoscere la comunicazione?

Per condividere con chi vuoi il tuo sapere.
Mettere a disposizione della comunità le proprie competenze è uno dei bisogni fondamentali di ogni uomo. Ti fa sentire realizzato ed utile alla tua comunità.
Al contrario, se non ci riesci, ti senti un frustrato e inizi a pensare di essere inutile e sostituibile da una macchina.

 

Parleremo di Omeopatia e Comunicazione e scopriremo perché non esiste l’una senza l’altra ad

OinP 2023

“Homeopathy Training Academy

 

Scopri subito l’Errore che non devi assolutamente commettere e metti il turbo ai tuoi risultati!

(Anzi… di errori te ne racconto dieci, così fai ancora prima!)

 

>> ISCRIVITI ORA <<

AD UN PREZZO PROMOZIONALE

ATTENZIONE: le condizioni di iscrizione ad Omeopatia in Pratica 2023 scadranno a breve!

Omeopatia in Pratica è il corso di Omeopatia per soli Farmacisti  che contiene il metodo più avanzato e completo di consiglio del farmaco omeopatico in farmacia che sia mai stato creato (ed è facile da applicare anche nella tua Farmacia)!

 

Che Cosa NON è “OMEOPATIA in PRATICA”

 

 

Dr. Dario Leonardo Dinoi Farmacista Esperto in Omeopatia

 

OinP è un corso Motivazionale?

-No, OinP è un corso tecnico di Omeopatia Clinica, aperto solo ai Farmacisti, e la motivazione per partecipare devi trovarla da solo-

OinP è un corso di Marketing?

-OinP è un corso di Omeopatia Clinica. Parliamo di cura delle malattie. Poi raccontiamo anche ai colleghi che, se vogliono specializzarsi sul serio, tocca fare alcune cosette in Farmacia…-

OinP è un corso di Comunicazione?

-OinP rimane sempre un corso di Omeopatia Clinica. Solo che, per stare a questo mondo, tocca comunicare. Chi non lo fa correttamente, i rudimenti- terra terra- li dovrà imparare-

OinP è un corso in cui si parlerà di Salute e Benessere psico-fisico?

-OinP, è un corso di Omeopatia Clinica. Poi ti diamo dei consigli su come mettere in atto quanto imparato a lezione. Io sono un Farmacista, Selina è una Farmacista. Nessuno di noi è un Health Coach. Nessuno di noi ti farà smettere di fumare o ti obbligherà a fare la passeggiata dopo pranzo o ti farà venir fuori la tartaruga sulla pancia…-

Ho partecipato ad un corso di omeopatia in cui parlavano di: Medicina Olistica, Floriterapia, Ipnosi regressiva, Yoga, Qi Gong (che è?) ed Medicina Energo Spirituale ed Energo Emozionale. Voi di che parlerete?

-OinP è un corso di Omeopatia Clinica. Parleremo di malattie che i malati ci portano ogni giorno in farmacia. Parleremo di “banali” raffreddori, otiti, influenze. Parleremo di come far tornare in fretta la voce a chi l’ha persa e di come prendere in tempo una faringite, limitando ai casi necessari, l’uso degli antibiotici. Parleremo di come si allestisce correttamente uno scaffale, dei possibili modi di fidelizzare la clientela, di come dare il migliore servizio possibile. Parleremo di come si legge una ricetta scritta da un omeopata e magari trovare la ratio della prescrizione. Per tutto il resto c’è il Divino Otelma.

Ho fatto altri corsi di omeopatia, perché dovrei iscrivermi ad OinP?

-Perchè, probabilmente la maggior parte dei corsi di omeopatia a cui hai partecipato, sono stati tenuti da medici, che, è risaputo, non fanno i farmacisti.
Ti raccontano cose bellissime e molto affascinanti, ma poi torni in farmacia e non sei in grado di consigliare niente di quanto imparato a lezione e non farai proficuamente il tuo lavoro. Potevi rimanere a casa con la famiglia.

Ti hanno raccontato un sacco di cose che, al massimo, ricorderai per qualche giorno e racconterai alla fidanzata quando tornerai a casa. Questo perché la maggior parte dei corsi in giro in Italia approccia al problema del Consiglio dei farmaci omeopatici in Farmacia dal punto di vista del medico!Peccato che il medico, è risaputo anche questo, non consiglia, ma PRESCRIVE! E soprattutto ha almeno mezz’ora per farlo.
Tu farmacista, hai in media 3 minuti per inquadrare prima la malattia e poi il paziente. A questo punto ti rimangono solo pochi secondi per dare il migliore consiglio possibile prima che quello dietro in fila inizi a sbuffare…
Io non conosco medici non si fanno insegnare la professione da farmacisti.

Ho già frequentato una scuola biennale di omeopatia e mi sono diplomato “Esperto di Omeopatia”. Perché dovrei iscrivermi ad OinP?

Se  hai già frequentato una scuola biennale di Omeopatia, sai bene che tutto quello che ho scritto sopra è vero. Sai bene che ti sono stati insegnati i rimedi o per elenchi o attraverso le materie mediche più famose. Sai bene che, al massimo, ti hanno insegnato ad usare un repertorio e a fare qualche diagnosi differenziale. E poi?

In realtà la scuola biennale è come l’università. Esci senza avere la minima competenza su cosa fare dopo. Tante nozioni teoriche e niente pratica!

Tocca fare, invece, una specie di tirocinio, un apprendistato, una specie di esame di stato, continuare a studiare (anche assumendo competenze non strettamente legate al corso di studi) per poi finalmente iniziare a praticare correttamente l’Omeopatia in Farmacia!

Sei diventato Farmacista in Farmacia, non all’Università!

E in ogni caso, sono sicuro, una rinfrescatina a quello che hai studiato, magari qualche anno fa, non può farti altro che bene.

-NON RITIENI DI  AVER DIRITTO AD UNA DIDATTICA DIVERSA?-

Se la risposta è SI, devi cliccare qui per entrare di diritto nella famiglia di OMEOPATIA in PRATICA, la prima vera famiglia di Farmacisti che si occupano di Omeopatia!